Scomparsa di una comparsa - quanto è bello quello che non c'è?

Spesso sono inseguito dalle critiche di mancata omologazione, dalle opinioni altrui e dai giudizi dei miei cari. Sono da sempre identificato come "uno strano" e se da un lato questo non può che essere un motivo di vanto, è pur vero che potrei sempre "riabilitarmi socialmente".

Mi piacerebbe scomparire a volte, svanire di colpo come solo grandi maghi e fallimentari capitani d'industria sanno fare. Improvviso ed inaspettato come solo un colpo di scena di Hitchcock (o come un'erezione nell'ora di ginnastica a 13 anni, per essere più terra terra).

Diventare solo un ricordo, perdere ogni connotazione scomoda o negativa per immergersi nell'accondiscendenza della memoria: nella testa della gente diventerei un fottuto eroe per qualche strano motivo, uno dal futuro assicurato e dal passato senza macchia, uno che meritava l'affetto e la stima di tutti. In poche parole una docliastra bugia color seppia, qualcosa di molto vicino a quello che nella testa dei nostri nonni è stata la dittatura.