Ho appena realizzato di essere un "carmaleonte": una di quelle persone a cui basta un'azione o un pensiero per cambiare drasticamente il proprio stato d'animo con la stessa facilità con cui i simpatici rettili dagli occhi sognanti mutano cromia.
Riflettendo sul concetto buddhista di Karma, principio di azione-reazione secondo cui tutto quello che decidiamo di fare influenza direttamente la nostra esistenza positivamente o negativamente, mi rendo conto di quanto sia facile cambiare radicalmente la visione delle cose (come se fossi testimone di un fatto e poi lo sentissi raccontare da studio aperto).
Spesso basta un gesto, una parola o un pensiero per chi mi sta a cuore e tutto assume una dimensione diversa: una giornata nera può trasformarsi in un sorriso oppure una giornata tranquilla può diventare un incubo se la mia testa devia su una vecchia delusione. Da un lato è strano sentirsi così fluttuanti, ma dall'altro è anche rassicurante perché è come se ci fosse sempre una porta aperta per le sorprese (un po' come accade a Villa Certosa).
Ora torno a mimetizzarmi nella folla, non vorrei che da buon carmaleonte avessi la lingua troppo lunga.
Un copywriter trascurabile, 400 personalità diverse ed il sogno di "faire les 400 coups" con la classe di Francois Truffaut.
Autoscappo - Ritratto della mancanza di autonomia.
Troppo spesso chi mi sta intorno si fa colpire dal virus "non so come si fa" o cade vittima della terribile patologia "devi aiutarmi a fare questo", una vera pandemia su larga scala capace di far impallidire febbre suina e soci.
Ogni giorno qualcuno mi presenta la sua richiesta facendo spallucce ed esibendo la stessa imbarazzante goffagine di un abbraccio tra costanzo e ferrara. Mi sembra di sentirmi continuamente tirare per le maniche della giacca, come fossi un turista italiano a spasso per una bidonville brasiliana.
Pare che nessuno voglia più cimentarsi in nuove esperienze, imparare come si fanno le cose, sperimentare per ottenere ciò che si desidera. Più facile affidarsi a qualcun'altro e cullarsi nel passivo comfort dell'abitudine.
Dannazione, basta scuse! Imparate e fate da soli. Se ci siete riusciti a 14 anni chiusi nel bagnetto di casa potete farlo anche oggi! E vi assicuro che, proprio come allora, sarà dannatamente eccitante affannarsi per arrivare a concludere.
Ogni giorno qualcuno mi presenta la sua richiesta facendo spallucce ed esibendo la stessa imbarazzante goffagine di un abbraccio tra costanzo e ferrara. Mi sembra di sentirmi continuamente tirare per le maniche della giacca, come fossi un turista italiano a spasso per una bidonville brasiliana.
Pare che nessuno voglia più cimentarsi in nuove esperienze, imparare come si fanno le cose, sperimentare per ottenere ciò che si desidera. Più facile affidarsi a qualcun'altro e cullarsi nel passivo comfort dell'abitudine.
Dannazione, basta scuse! Imparate e fate da soli. Se ci siete riusciti a 14 anni chiusi nel bagnetto di casa potete farlo anche oggi! E vi assicuro che, proprio come allora, sarà dannatamente eccitante affannarsi per arrivare a concludere.
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