Sorso dopo sorso, piano piano (forse sarebbe più calzante piango piango), ho fatto fuori quel bastardo impostore spinto a proseguire solo dalla voglia di eliminarlo dalla circolazione (stessa motivazione che anima mia madre contro il colesterolo).
Dopo aver saldato il conto (ed aver tentato di saldare la faccia del barista alla cassa) ho lasciato il locale riflettendo sull'importanza di non improvvisarsi barman: farsi pagare profumatamente fingendosi capaci ed illudendo chi si fida di te non vi ricorda troppo lo stile di una qualsiasi delle nostre banche per meritare rispetto?